Come fare Succhi di Frutta

I succhi di frutta sono amati da tutti, adulti e bambini e fanno tanto bene alla salute, apportando vitamine, sali minerali, antiossidanti e molto altro. Generalmente acquisti i succhi di frutta confezionati? Va bene ma li puoi anche preparare facilmente in casa, ottenendo un prodotto certamente più genuino. Ecco come fare.

Cosa sono i succhi di frutta

Una domanda forse banale è quella che poniamo ma essenziale. La frutta è composta dalla polpa, la buccia, i semi e una consistente parte di liquido.

Ottenere dei succhi di frutta significa separare sostanzialmente la parte liquida, in cui sono comunque contenute sostanze come frazioni in sospensione, dal resto del frutto.

Si hanno testimonianze dei primi succhi sotto forma di limonata già nel XIV secolo e poi seguì il succo di arancia. In tempi successivi si scoprì che una malattia, lo Scorbuto, era determinata dalla mancanza di vitamine, allora ancora non conosciute, ma derivata dalla osservazione pratica.

Già allora, quindi, la correlazione tra malattia e carenza di queste sostanze portò all’adozione di succhi di agrumi a bordo delle navi, poiché erano soprattutto i marinai a soffrire di questa carenza.

Oggi trovi succhi di frutta industriali di ogni gusto sugli scaffali di negozi e supermercati. Certamente sono alleati preziosi e gustosi per assumere alte dosi di vitamine ed altre sostanze utili ma la produzione industriale prevede l’aggiunta di conservanti e aromi che puoi evitare facendo a casa tua i succhi di frutta.

Nei succhi confezionati, almeno, non possono essere presenti zuccheri ed edulcoranti aggiunti, in virtù di una direttiva Europea che impedisce questa pratica precedente al 2002.

Tra i succhi confezionati i gusti più gettonati sono certamente pera, pesca, albicocca ma anche ACE, il mix di limone, arancia e carote, oltre ai multifrutto che possono contenere una varietà significativa di frutti diversi.

Come fare succhi di frutta a casa

Fare ottimi e salutari succhi di frutta a casa non è difficile ma serve seguire alcune regole. La procedura cambia a seconda che desideri preparare succhi per il consumo immediato o se desideri, al contrario, conservarli nel tempo.

La prima regola assoluta riguarda la scelta della frutta. Questa deve essere al giusto grado di maturazione ma senza essere troppo avanti. Sarebbe meglio scegliere frutta a chilometro zero ma ci rendiamo conto che non sempre questo è possibile.

In ogni caso scegli frutta della giusta consistenza, che non sia troppo cedevole ma nemmeno troppo molle. E’ importante il profumo che indica una buona maturazione e il colore che a sua volta indica che il frutto è sano.

Lava sempre accuratamente la frutta, possibilmente con bicarbonato per eliminare pesticidi e batteri. Asciugala accuratamente ed elimina semi e torsoli ed eventuali parti non perfettamente sane e ammaccate.

A questo punto si dividono le strade di lavorazione nei due casi accennati. Se desideri un succo per il consumo immediato, taglia semplicemente la frutta a pezzi e mettila in un frullatore.

Filtra il frullato ottenuto per separare il succo vero e proprio dalla polpa e consuma questo succo in giornata. Certamente noterai una variazione di colore col passare delle ore, dovuto all’ossidazione ma non preoccuparti, se tieni il succo in frigo sarà comunque buono.

Se lo desideri puoi aggiungere dello zucchero o dell’edulcorante ma non troppo, la frutta contiene già parecchi zuccheri. Il consiglio in più è l’aggiunta di poco succo di limone che limita l’ossidazione ed abbassa il ph, sfavorendo la proliferazione di batteri.

Come fare succhi da conservare

In questo caso devi cuocere la frutta in una pentola con l’aggiunta di due  o tre cucchiai di succo di limone e un po’ di zucchero che favorisce la conservazione. Aggiungi un po’ di acqua e lascia cuocere fino ad ottenere un composto fluido ma leggermente cremoso.

Lascia raffreddare dopo di che puoi invasare il succo filtrandolo a piacere. E’ importante procedere alla pastorizzazione che consiste nel mettere a bollire i contenitori chiusi ermeticamente per un tempo variabile in funzione dell’acidità del succo.

Questo tempo può variare da 5 minuti a più di un’ora. Occorre poi lasciare raffreddare gradualmente il succo e infine riporlo in luogo asciutto e buio avendo l’accortezza, prima, di verificare il sottovuoto: il coperchio deve essere leggermente concavo e schiacciandolo non deve fare Click.