Digitale terrestre: cosa combia?
Da Redazione
Ottobre 25, 2021
Una nuova rivoluzione è appena iniziata sul digitale terrestre e si concluderà con gradualità nel 2022. Occorre cambiare TV o Decoder? In molti casi si, vediamo come e perché.
Digitale Terrestre: Cosa Cambia?
Era il 2008 quando l’Italia iniziò lo Switch Off del segnale analogico per passare in modo graduale, entro il 2012 al solo segnale digitale terrestre.
Questa rivoluzione comportò la necessità di dotarsi di un decoder o di acquistare un nuovo televisore con decoder incorporato per continuare a vedere la TV.
Per agevolare i cittadini il Governo decise di accordare un Bonus a questo riguardo. Da allora il segnale Digitale T o sistema DVB T arriva nelle case degli italiani.
Il cambiamento consente di avere una migliore qualità di audio ed immagine rispetto all’analogico ma ha comportato anche l’impossibilità di visione di canali che trasmettevano con bassa qualità e potenza.
In alcune aree d’Italia, si verificherà un nuovo Switch Off già a partire da gennaio 2021 ed entro il 30 giugno dello stesso anno, per quanto riguarda le trasmissioni sui canali 51-53 e 50-52 UHF.
Seguiranno il cambiamento di frequenze e modalità di ricezione in modo graduale tutte le altre zone d’Italia secondo un calendario che prospettiamo di seguito.
Perché questi cambiamenti?
Il motivo fondamentale dei cambiamenti è la necessità di liberare molte delle frequenze oggi occupate dal digitale terrestre per fare spazio al nuovo 5G.
Il nuovo sistema del digitale terrestre è denominato DVB T2 e occorre dire che molti dei TV più recenti e dei Decoder moderni già supportano questo nuovo sistema, per cui non dovranno essere cambiati.
La modalità tecnica di trasmissione del segnale è l’MPEG 4, il che significa che la trasmissione col nuovo digitale avviene esclusivamente in Alta Definizione.
Chi possiede già un TV o un Decoder che supporta il DVB T2 e il sistema MPEG 4 non dovrà fare altro che risintonizzare i canali, chi non è in questa situazione dovrà cambiare il TV con uno che sia compatibile con il nuovo sistema o dotarsi di un Decoder esterno DVB T2.
Quando avverrà lo Switch Off?
Come detto, il passaggio al nuovo sistema avverrà in modo graduale. I primi a passare saranno le aree della Sicilia con eccezione di Palermo e Messina. La transizione avviene tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2021 per i canali cui abbiamo accennato in precedenza.
Possiamo suddividere l’Italia in aree diverse cui corrispondono date diverse di transizione e cioè:
- Area A: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna tra l’1 gennaio e il 31 marzo 2022
- Area B e C: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Province di Trento e Bolzano, Veneto, Friuli, Emilia Romagna dall’1 settembre al 31 dicembre 2021.
- Area D: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche transiteranno tra l’1 aprile e il 20 giugno 2022.
Come capire se l’apparecchio è DVB T2 compatibile?
Sono gi‡ stati predisposti due canali TV per comprendere se esiste la compatibilità oppure no del TV o del Decoder: per i canali Mediaset Ë il canale 200, per la RAI è il 100.
Prima di fare la verifica conviene fare una risintonizzazione dei canali. Andando sul 200 o sul 100, se tutto va bene, appare una scritta tecnica, ma se appare la scritta Canale non disponibile oppure se la schermata resta vuota, occorre cambiare TV o Decoder entro le date di Switch Off relative alla zona in cui abiti.
Informati sui siti istituzionali o presso il tuo venditore di fiducia se possiedi i requisiti necessari al fine di ottenere il Bonus per cambiare il TV o il Decoder.
Uno dei requisiti è certamente un livello di ISEE ricompreso nei limiti stabilità dalle norme del Bonus stesso. Occorre comunque informarsi sul sito governativo per la massima chiarezza anche relativamente alle modalità di accesso.
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