Principali malattie dei gatti

A meno che non si rendano particolarmente evidenti, difficilmente un proprietario di un gatto viene assalito dal sospetto che il suo felino possa avere una malattia. Anche i gatti, come qualsiasi altro essere vivente può essere colpito da una patologia, una malattia più lieve ma anche di particolare gravità che può mettere seriamente a rischio la  vita dell’animale. Quali sono le principali malattie dei gatti?

Come accorgersi che il gatto non sta bene?

I gatti sono per certi versi simili ai bambini per quanto riguarda l’evidenza di qualche problema di salute. In molti casi ti accorgi che qualcosa non va dai cambiamenti di comportamenti e di abitudini.

Un gatto che rapidamente, quasi d’improvviso non mangia come prima, beve eccessivamente, perde in vivacità, deve indurre il  suo padrone a sospettare che abbia una qualche malattia.

A differenza dei bambini che quando hanno un problema di salute quasi sempre piangono, manifestano a loro modo uno stato di disagio o di dolore, i gatti raramente manifestano in modo evidente dolore e sofferenza.

Questo è un problema perché quando arrivano a quel punto molte volte la patologia è avanzata parecchio e la cura diventa più complicata, talvolta anche impossibile.

Per questo motivo, per garantire al tuo gatto la migliore tutela contro malattie è importante una visita periodica dal veterinario a cui rivolgersi anche tempestivamente a fronte dell’osservazione di comportamenti e abitudini diverse dal solito.

Il veterinario potrà così sottoporre il gatto ad una visita adeguata attraverso la quale accerterà se il tuo micio soffre per qualche motivo oppure no, mettendo anche in atto eventuali terapie necessarie.

Principali malattie dei gatti

I Gatti possono soffrire di malattie dell’apparato urinario, soprattutto quelli sterilizzati, gastroenteriche causate spesso dalla presenza di vermi o parassiti, malattie respiratorie, della cute, degli occhi, soprattutto congiuntivite.

Lasciamo questo genere di malattie ancora tutto sommato lievi per occuparci, invece, di malattie più gravi come quelle cardiache, al pari del genere umano pericolose per la loro vita e altre.

Focalizziamo l’attenzione verso la FIV e la FeLV. La FIV è una malattia che colpisce il sistema immunitario del gatto, riducendo di parecchio il suo funzionamento e aprendo la strada a malattie che poi il gatto non riesce a contrastare, con grave rischio per la sua vita.

La FIV corrisponde più o meno all’HIV umano. I gatti se la possono trasmettere attraverso il contatto di sangue o di saliva. Purtroppo non è curabile: se viene diagnosticata precocemente, però, può essere trattata conseguendo una sopravvivenza almeno per un certo tempo.

La FeLV ha come causa un virus e la sua azione si esplica attraverso la comparsa di una Leucemia parecchio insidiosa. Per fortuna verso questa malattia esiste un vaccino che ne previene lo sviluppo. Anche in questo caso la trasmissione è attraverso sangue e saliva, anche non in modo diretto.

La Toxoplasmosi

Molto degna di nota la toxoplasmosi, una malattia che colpisce moltissimi felini e che ha la capacità di infettare anche l’uomo. Gli esseri umani possono essere infettati dalla Toxoplasmosi non solo attraverso il gatto ma anche direttamente, attraverso il consumo di cibi poco cotti, soprattutto carne di maiale o pecora.

E’ provocata da un parassita che infetta il gatto e qui trova l’ambiente per la sua riproduzione attraverso delle uova da cui nascono altri parassiti. Evidentemente, quindi, la trasmissione avviene per via orofecale o anche attraverso il consumo, oltre che di carne come sopra  accennato, anche di verdure contaminate e non adeguatamente pulite.

La Toxoplasmosi non è pericolosa per il gatto che tuttavia deve essere curato per questo. Il problema non è nemmeno per gli esseri umani che, se contagiati, spesso riscontrano solo sintomi lievi.

Il rischio, invece, è per le donne in stato di gravidanza. La Toxoplasmosi, infatti, è in grado di indurre alterazioni nel feto con lo sviluppo di diverse malformazioni pericolose.

Per questo motivo, prudenzialmente, a presindere dalla presenza o meno di un gatto in casa, le donne devono fare accertamenti per escludere un’infezione in atto ed eventualmente adeguarsi strettamente alle indicazioni dei medici.